sabato 24 settembre 2011

Dopo il piacere, la grande salita.

Apprezzati i gustosissimi piatti della nostra tradizione, dobbiamo assolutamente rimetterci in cammino: Castelsardo nel pomeriggio ci accoglierà. Allora tutti in pullman, nonostante qualche ritardatario riusciamo a partire in orario raggiungendo la città verso le 16, rilassandoci mentre fuori scorrevano le immagini di una costa magnifica.

Il bel tempo ci permette di apprezzare al meglio i colori del paesaggio circostante, creando stupore non solo negli studenti svedesi, ma anche in alcuni studenti isolani che magari si trovavano nella città costiera per la prima volta.
Poi smetti di guardarti attorno, alzi lo sguardo e vedi il castello, lo abbassi di nuovo e vedi la salita: non possiamo che farci forza e percorrerla tutta.

La stanchezza non conosce nazionalità, perciò tutti affaticati tentiamo appena possibile di fermarci e riacquistare energia: lo spirito C.H.E.W alla fine è questo, imparare l'importanza del movimento e del vivere sano. Faticoso, ma assolutamente fantastico!
Perciò stringiamo i denti, ancora qualche scalino, un paio di altre salite e finalmente in cima, cinti dalle mura del castello.




All'ombra delle mura ci scrolliamo di dosso tutta la fatica e il calore di un sole ancora estivo, in attesa delle indicazioni da parte dei professori anche loro un po' provati dalla faticosa salita. Cogliamo così il modo di compattarci anche con gli amici svedesi, scambiando qualche chiacchiera, poco prima di ripartire e continuare il tour nella parte più antica della città

Godiamo ancora un po' del panorama durante la discesa verso il pullman, scattando ancora molte foto grazie al panorama che ci viene offerto. Troppo presto per ritornare a casa, ci attardiamo quindi durante il ritorno, rinfrescandoci in un bar vicino alla fermata.
Fra qualche bibita e i gelati, il tempo però si fa avaro e non tarda certo il momento del ritorno, ma c'è ancora qualcosa in serbo per la nostra piccola gita:
la roccia dell'elefante!

Imponente e sorprendente si trova poco fuori Castelsardo, dalla quale siamo sgusciati via per vedere questo capolavoro naturale con il quale si sono intrattenuti scattando anche qua parecchie foto.
Chissà se in Svezia sia presente qualcosa di simile!
La visita dura poco, giusto il tempo di sgranchirci le gambe, poi tutti sopra il pullman: stanchissimi ci abbandoniamo al relax in attesa di ritornare a Porto Torres..


di Roberta Canu

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