giovedì 29 settembre 2011

Let's take a ride!

Attrezzatura adatta, una bottiglietta d'acqua e tutti pronti per la passeggiata mattutina in bicicletta: i blocchi di partenza come sempre sono presso il Liceo, ma dove sarà la linea del traguardo?
La mattinata del 24 Settembre eravamo, infatti, attesi all'Antiquarium Turritano per un'esclusiva escursione fra le preziosissime rovine risalenti all'epoca romana, offrendoci anche un'esclusiva possibilità che scopriremo più avanti.
Nonostante il tempo grigio, abbiamo percorso le vie cittadine senza farci sorprendere dalla pioggia, sorprendendo però molti autisti e cittadini, che certamente non si aspettavano questa fiumana di persone.
 Giunti a destinazione veniamo accolti da una guida d'eccezione, la responsabile della soprintendenza di Sassari, Antonietta Boninu, che ci inoltra direttamente presso la nostra sorpresa: il mosaico d'Orfeo.



Incredibile la bellezza di questa fattura, pregevolissima la qualità d'esecuzione di quest'opera di cui sono apprezzabili i finissimi dettagli con i quali prende vita, vivido come un dipinto, questo mosaico.
Notevole la resa del chiaroscuro tramite l'utilizzo di tessere minuscole con differenti gradazioni di colore, che riesce a dare una veridicità d'immagine non sempre semplice da ottenere con questo tipo di tecnica.
Un'emozione unica per i visitatori che si sono trovati dinanzi questo meraviglioso reperto, non ancora svelato al grande pubblico: la presentazione, infatti, era stata fissata per la sera stessa della visita al Parco Archeologico.
La nostra visita prosegue anche con l'aiuto dei ragazzi che a Maggio hanno partecipato all'edizione di Monumenti Aperti, offrendosi volenterosi al ruolo di "Cicerone": ringraziamo perciò la pazienza e la preparazione di Giulia Colombino e Paola Loi che hanno sostituito le guide di professione senza che potessimo rimpiangerle.
Le tappe successive sono state poi le Terme Centrali e il Palazzo di Re Barbaro, passando poi per il ponte che unisce le due parti del Parco, mostrando ai nostri amici Svedesi l'incuria con cui in passato sono stati trattati questi tesori storici, schiacciati dall'interesse economico e dall'industria: infatti, la zona archeologica è stata tagliata in due da un ramo della ferrovia che arrivava direttamente al porto.
Pensare che sotto le rotaie risieda un patrimonio storico fa rabbrividire chiunque, richiamando l'attenzione sulla preservazione della nostra cultura e della nostra storia, fin troppo calpestata e disprezzata.
Con questa particolare visita, speriamo di aver riportato nel cuore di molti ancora un poco d'amore per questo splendente passato.

Di Roberta Canu









Photos: coming soon

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